Che mal di testa!

Il mal di testa, o cefalea, è uno dei disturbi più comuni al mondo e affligge circa il 47% della popolazione mondiale.
Partiamo col dire che, se non avete mai sofferto di cefalea nella vita e improvvisamente si presenta a farvi compagnia è il caso di andare dal medico che saprà darvi utili indicazioni sul da farsi.
Detto ciò, non tutti i mal di testa sono uguali. Le categorie più comuni e diffuse sono quattro: l’emicrania, la cefalea tensiva, la cefalea a grappolo e la cefalea cervicogenica.

Avrete di sicuro sentito parlare dell’emicrania, una patologia a volte davvero invalidante. Di solito è caratterizzata da un dolore a un solo lato della testa, pulsante, di intensità più o meno forte, spesso peggiora con le attività fisiche e ha almeno un sintomo associato come nausea e/o vomito, fonofobia (fastidio ai rumori) o fotofobia (fastidio alla luce). Spesso il
dolore parte dalla zona della nuca per poi diffondersi sulla fronte o la tempia, ma questo non deve trarre in inganno: non significa che l’origine sia cervicale!

Altro tipo diffuso di cefalea è quella tensiva. I sintomi in questo caso sono meno severi che nell’emicrania; di solito viene riferito una sensazione di costrizione attorno alla testa, non peggiora con il movimento e non ha sintomi associati. Questo disturbo è il secondo più frequente al mondo!

La cefalea a grappolo probabilmente è meno conosciuta, ma è nota anche come cefalea del suicidio perché il dolore è molto, molto forte! Il sintomo è localizzato a livello dell’occhio e per fortuna dura molto meno che negli altri casi.

La cefalea cervicogenica, infine, deriva dalle articolazioni, legamenti e muscoli della zona cervicale alta, quella appena sotto la nuca. Spesso ha inizio dopo un trauma, come il colpo di frusta. Peggiora in caso di posizioni mantenute a lungo o compressioni cervicali. Di solito si localizza solo da un lato (ma non sempre lo stesso) e non risponde ai farmaci. Capita che si associ a sintomi come la vertigine, la nausea e il fastidio alle luci o ai rumori.

Ok, adesso che magari avete inquadrato il vostro mal di testa che fare? Come prima cosa, quel che vi posso consigliare è di iniziare a fare un diario del mal di testa per qualche settimana dove annotate quando vi è venuto, perché è cosa l’ha fatto passare. Questo per sapere da dove partite e verificare eventuali benefici dal trattamento. Poi trovate uno specialista a cui portarlo, o rivolgetevi a un centro per la cura delle cefalee a livello
ospedaliero.
Se l’emicrania e la cefalea a grappolo hanno una cura quasi totalmente farmacologica, la cefalea tensiva trova beneficio anche dalla terapia manuale.

La cefalea cervicogenica non risponde ai farmaci, se non nel caso di iniezioni a livello locale. Risponde molto bene alla fisioterapia con lo scopo di migliorare la mobilità del collo, di solito rigido, e di ridurre la tensione muscolare tramite tecniche di massaggio e mobilizzazione articolare. Il trattamento risulta ancora più efficace se si associano esercizi per rinforzo dei muscoli del collo e delle scapole. Nelle foto successive potete vedere degli esempi di esercizi che spesso propongo.

stretching muscoli scaleni e trapezio
mobilizzazione del collo
esercizio di rinforzo muscoli estensori del capo

Per tutti i tipi di mal di testa lo stress è uno dei fattori scatenanti. Imparare delle tecniche per gestirlo meglio è sicuramente importante, come per esempio la respirazione.

Ultimo, ma non per importanza uno stile di vita sano: una buona alimentazione, eliminare il fumo e…muoversi un po’ di più! Non mi stancherò mai di promuovere il movimento, cura gratis e naturale di buona parte dei nostri disturbi.

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